Helmut Schmidt

Nel 1946, dopo aver partecipato al
secondo conflitto mondiale, si iscrisse al
Partito Socialdemocratico di Germania (SPD), per il quale fu membro del
Bundestag dal 1953 al 1962 e poi dal 1967 al 1987. Fra il 1969 e il 1972 fu
Ministro della difesa nel
governo Kiesinger, di grande coalizione. Nel 1972 il neo-cancelliere
Willy Brandt, anche lui dell'SPD, gli affidò il ruolo di
Ministro delle finanze. Nel 1974, quando Brandt fu costretto a dimettersi per il coinvolgimento di un suo consigliere,
Günter Guillaume, in una rete di spionaggio a favore della
DDR, Schmidt gli subentrò alla guida del governo. Rimase in carica come cancelliere federale per otto anni, presiedendo tre governi (
Schmidt I,
II e
III, tutti in coalizione con il
Partito Liberal-Democratico - FDP)) e stabilendo il record di permanenza fra i cancellieri dell'SPD. Il periodo dei cancellierati Schmidt fu segnato dal
terrorismo (
banda Baader-Meinhof), dalla
guerra fredda con la vicina
Repubblica Democratica Tedesca, dal rafforzamento dell'
integrazione europea e dalla
crisi energetica che provocò forti fiammate
inflazionistiche in tutto l'Occidente.
Nel 1982, i disaccordi in tema di politica economica e politica estera fra SPD e FDP indussero i liberal-democratici a rompere la coalizione e presentare, insieme al Partito Popolare (CDU/CSU), una
mozione di
sfiducia costruttiva per sostituire Schmidt con
Helmut Kohl. Lasciati i ruoli di governo, nel 1983 assunse la condirezione del settimanale ''
Die Zeit'' che detenne fino alla morte. Nel 1986 Schmidt fu tra i promotori dell'
unione monetaria europea e della
Banca centrale europea. Nello stesso anno, dopo essersi scontrato su questioni economiche con l'ala sinistra della SPD, si ritirò dal Parlamento. Negli anni successivi scrisse diversi saggi di argomento politico ed economico e godette di popolarità e stima tra i partiti come ''
statista anziano''.
da Wikipedia