Hannah Arendt

Hannah Arendt Le sue pubblicazioni spaziano su di un'enorme mole di argomenti, ma ancor oggi è maggiormente conosciuta per quelli inerenti alla natura del potere e del male, sulla politica, la democrazia diretta, l'autorità, il totalitarismo. Si afferma come teorica politica con il volume ''Le origini del totalitarismo'', ma il grande pubblico oggi la conosce per il volume ''La banalità del male'', controverso reportage sul processo Eichmann: Arendt vi spiegava come persone ordinarie divengano attori partecipi degli ingranaggi dei sistemi totalitari.

Il nome di Arendt è commemorato da istituzioni e riviste devote al suo pensiero, dall'Hannah Arendt Prize per il pensiero politico, oltre che dalle vie e scuole a lei intitolate e da alcuni francobolli. Dopo la pubblicazione nel 1951 de ''Le origini del totalitarismo'', in cui si affermò la sua reputazione di teorica politica, seguirono altri importanti scritti quali ''Vita activa. La condizione umana'' del 1958, ''Eichmann a Gerusalemme. La banalità del male'' del 1963 e ''L'umanità in tempi bui'' del 1968. Insegnò in diverse Università americane, rifiutando tuttavia incarichi permanenti. Morì improvvisamente a 69 anni, di attacco di cuore, nel 1975, lasciando incompiuto il suo ultimo lavoro, ''La vita della mente''. da Wikipedia
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    di Arendt, Hannah
    Pubblicazione 1998
    Collocazione: 33288/17
    Libro
  2. 2
    di Arendt, Hannah
    Pubblicazione 1965
    Collocazione: 34179/76
    Libro
  3. 3
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